giovedì 29 ottobre 2015

FLORA LALLI E LA SUA ARTE

FLORA LALLI

Pittrice e poetessa nata a Roma, Flora Lalli attualmente vive a Campobasso ed ha al suo attivo cinque sillogi edite di poesia ed alcune collettive e personali di pittura che si localizzano soprattutto nel bresciano. Dalle opere di Flora Lalli traspare una profonda sensibilità che lascia germinare, tra tinte, colori, linee e figure, i moti dell’anima. Moti che s’infrangono e si uniscono, moti che vanno alla ricerca dell’universale. Le tematiche traggono i propri spunti da visioni personalissime della realtà, ora attraverso una filtrante visione emozionale, ora attraverso una peculiare ricerca naturalistica. Il disegno nell’opera della Lalli fornisce una chiara definibilità di contorni e di soggetti, permettendo di gestire l’armonia del quadro e la sua costruzione. Il timbro cromatico è travolgente e allo stesso tempo delicato, fornisce al fruitore tenere sensazioni e freschezza vitale. La pittrice, difatti, condensa la propria emozionalità-razionalità in rappresentazioni limpide, a volte essenziali a volte complesse. Gli slanci lirici, oltre ai timbri tonali, sono affidati a giochi di luce ben calibrati, ad atmosfere vibranti che tendono ad una chiara dime nsione simbolica. Il simbolo, di cui la realtà è correlativo oggettivo, scorre tra le sfumature di volti, di angeli, di visioni, di surreali paesaggi.
Dunque, nel profondo dell’opera, simbolo e visione costituiscono il cardine per un’interpretazione oculata. Sembra impossibile tralasciare, in questo senso, un’opera come Oceano. L’infinità in cui s’annega il pensiero è colta da una tonalità fredda che pervade tutta l’opera, senza variazione di registro. La pennellata uniforme sottolinea l’infinito, un infinito in cui il cuore si perde, in cui la luce sovrasta le ombre. Un elogio alla vita, quest’opera della Lalli, in cui il fruitore può sentire il fruscio del mare che accarezza la visione di una figura femminile. Un’immagine, questa femminile, che è in questo caso il correlativo surreale della realtà: rappresenta l’oceano stesso come seno vitale, come madre-acqua che dona la vita ed emana emozioni allo spirito. "  ( Giuseppe Manitta )

La sua poetica,da leggere con gli occhi spalancati dell'anima:

TERRA DEL SANNIO
 
Terra dalle albe dorate
che affiori nei miei desideri
costantemente immutata,
terra che m'insegui
col tuo respiro di nitido azzurro,
io scivolo in te stupendamente leggera.
 
Oh, terra che ti fai leggenda,
il mio passo nostalgico indugia
sulla memoria di aerei percorsi,
dove il sole si arresta all'orizzonte
per non abbandonarti!
 
Terra, terra serbata
a divenire mito e ritrovato approdo,
profumo di pane e carezza di vento,
austera terra del Sannio,
riconducimi ancora all'essenziale,
al cuore dell'esistere.
 



LETTURA
                             ad Emily Dickinson
 
Piove attraverso una cupola arborea,
piove la luce, scintillando a tratti
in gocce microscopiche affioranti
impercettibilmente su le pagine.

Ancora intenerisce il tuo segreto
se tu, reclusa, eletta dalle stelle
e verginale amante dell' Enigma,
sorridi dal tuo secolo di sonno!
Da quel bozzolo d'ombra che t'ascose
un fulgore di note si sprigiona
per ridestare in forza visionaria
del divino l'essenza. Un giardino fiorito
ti fu la solitudine consacrata alla Musa.

L'ideale sconfigge l'illusione
col suo fervore se il poeta vuole
eluder la menzogna temporale
che, in grazia del suo astrale,
dilegua inoffensiva.
 

DILEMMA

Si può trascorrere un'esistenza
lineare, concreta, essenziale,
scandita da consuetudini
come ipnotico ritmo d'un treno
che non prescinde dal binario,
un susseguirsi di giorni
senza eventualità di imprevisti,
quando già nel monocorde suono
un urlo squarciò la quiete ?
La sotterranea esplosione,
disintegrando qualsiasi certezza,
ridisegna il profilo del fato.
Un visionario frammento di tempo,
un sismico fragore
può infrangere lo spazio
per farsi estasi o incubo, comunque
improvvisa interruzione della stasi,
spietato irrompere della poesia
che da una mano è soave carezza,
mentre dall'altra inatteso flagello.
Un primordiale Big Bang
fino ai confini della follia
in cui angeli combattono mostri
nelle recondite plaghe dell'io.
Rinasce l'ordine infine,
che altri giudicano scontato
ed è invece cristallizzato affanno
da lavica colata incandescente.
 
(Flora Lalli)


venerdì 16 ottobre 2015

Immy Dany Blasi La vertebra




Estemporanea 

La vertebra

E' strano come la vertebra
rotta e piegata,
fino al piede nudo e senza dita,
ancora danza.....
e tra le macerie del mondo,
in un istante affascina l'umida Terra
e apre le palpebre Azzurre
all'orizzonte dell'asciugato Mare.
Si....solo per Miracolo e Fede 
Nel silenzio senza velo danza.
Dany B.Foto web

martedì 13 ottobre 2015

Maria Elena Minciullo-Ribellione-L'urlo dell'artista

Grida artista
fai sentire la tua voce ai sordi di cuore
frantuma le apparenze 
e vai oltre 
ridai dignità alla parola amore 
perchè non sia un vacuo piagnisteo 
ma calore/forza/ineluttabilità 
entra nel vuoto e riempilo 
senza pietà per chi non sa dare 
scuoti i morti viventi 
e mettili nelle loro bare 
e vai verso i vivi 
quelli che sanno ancora sognare 
coloro che si mettono in gioco 
gli uomini e le donne che non hanno paura di perdere 
perchè arricchiscono i loro cuori 
scegli chi sa ancora piangere 
chi sa tendere la mano per dare. 

Grida artista 
con la tua poesia/la tua tela/il tuo racconto/la tua scultura 
il tuo ideale.

giovedì 8 ottobre 2015

Sociale -Maria Elena Minciullo-Lo sapevano tutti



Lo sapevano tutti

sei stata processata/condannata/giustiziata
e il tuo sangue scende verso il mare
come un fiume in piena.
Lo sapevano tutti
e nessuno ha fermato la mano dell'assassino
spenti sono ora i tuoi occhi che chiedevano aiuto
non guardano più i vili
non ascoltano le tue orecchie parole vane
commi di una legge che non ti ha difeso
triste è la tua bocca senza sorriso
non può chiedere "perchè?"
Lo sapevano tutti
sfilano adesso dietro la tua bara
scorrono lacrime inutili di chi non ha fatto niente
il tuo sangue è diventato tutt'uno con le onde del mare.
Maria Elena Minciullo

martedì 6 ottobre 2015

Nadezhda Slavova Non voglio volare


Non voglio volare.
Calpestare, voglio, la terra
bagnata dalle stagioni,
dai fiumi in piena:
gelidi respiri
che trasportano memorie,
foglie d’autunno,
tronchi del tempo
che narrano storie.
Sprofondare vorrei
nei campi intrisi di piogge,
lentamente coprirmi con gli odori
del terriccio appena arato
e abbandonarmi, così, a quel sentire d’appartenenza,
la mia metà che sposa il suolo.
Non voglio volare.
Sentire i grumi sotto i piedi nudi
che si sfaldano al mio passo
e le pietre accaldate a mezzogiorno,
roventi come l’amore che ti ho donato,
e i fugaci respiri dei cervi nel bosco,
e la nebbia che lamenta
leggende del Piemonte,
e questa neve che, seppur soffice,
dal sogno mi desta
e mi fa tornare bambina.
Non voglio volare.
Le ali sono l’altra parte di me,
d’eterno.
(Nadezhda Slavova)

lunedì 5 ottobre 2015

IL GRUPPO E LA SUA FINALITA'- FB ARTE E VERSI LIBERI E DIVERSI

Buongiorno e buon inizio settimana!

In Arte e Poesia ritrovarci nella nostra Unicità ed Essenza.
Questo gruppo ha come finalità il confronto nel reciproco e civile rispetto in Arte e Poesia per l'evoluzione e la crescita nella nostra Unicità ed Essenza.

Questo è il blog del gruppo Fb Arte e versi liberi e diversi,dove verranno riportate alcune poesie  degli autori che partecipano attivamente alla finalità del  gruppo.Immy Dany B.

sabato 3 ottobre 2015

FB Arte e versi liberi e diversi


FOTO EBOOK COPERTINA  FB ARTE E VERSI LIBERI E DIVERSI
 
BENVENUTI NEL BLOG NATO SOLO PER AMORE E CON AMORE ,
DAL GRUPPO FB ARTE E VERSI LIBERI E DIVERSI!!!

Questo blog nasce ispirato dal gruppo e dall'ebook gratuito e scaricabile FB Arte e versi liberi e diversi. Tanti bravi autori realizzeranno  con le loro poesie scelte da me, un giorno libero e speciale nella festa d'Arte e Poesia,solo per Amore e con Amore!