sabato 26 dicembre 2015

BARBARA GOLINI E LA SUA ARTE





POETI E SCRITTORI -Barbara Golini

1) Come Ti sei avvicinato alla scrittura?

La scrittura è sempre stata dentro di me, pur non avendolo saputo. Ho iniziato a scrivere poesie per superare la fase del silenzio che mi attanagliava. Erano i primi anni che trascorrevo in Germania e pur avendo viaggiato moltissimo e non essendo venuta in Germania per „obbligo“ ma per scelta (per amore), non avevo mai avuto un'esperienza di silenzio simile, nelle mie altre occasioni parlavo la lingua del paese in cui ero stata e non mi mancava di certo il mezzo per comunicare, inoltre vivevo in situazioni di facile approccio, facile comunicazione e dunque non mancavano le occasioni per conoscere, comunicare. In Germania invece, ero venuta per amore senza conoscere la lingua e con una bimba molto piccola che non mi consentiva di "frenquentare" luoghi in cui conoscere persone come era abituata a fare in precendenza. Le persone che mi cirondavano erano madri e non comprendevano la mia dimensione di donna emancipata e sempre in giro per lavoro.
In quegli anni bui sia dal punto di vista linguistico che di „mancanza di sole“ avevo l'esigenza di comunicare ciò che mi colpiva, ciò che mi inorridiva essendo venuta qui con un'idea del paese del tutto diversa.
Ho iniziato a voler scrivere le mie emozioni su carta e dal principio volevo scrivere in prosa, non avevo mai pensato di poterlo fare in poesia. Quel che mi ha portato alla poesia è un evento del tutto banale e forse anche un po' superficiale ma che rispecchiava il mio carattere. Di fatto, sono sempre stata un'irrequieta, desiderosa di nuovo direi assetata di nuovo e le cose ripetute, lunghe o prolisse mi annoiavano e così buttavo giù i miei pensieri e il giorno dopo non avevo più voglia di continuare.
Così un giorno, seduta al pc, ho provato a rielaborare i miei pensieri in frasi brevi e scomposte e, proprio tecnicamente, ho iniziato a cercare di costruire delle strofe.
Alcune poesie del mio inizio sono davvero semplici e altre sperimentali (scomposte e visivamente particolari). Nel frattempo scrivevo ma sempre meno spesso, anche perché le mie figlie non mi consentivano di dedicarmi alla poesia. Poi ho iniziato a farle leggere ad un'amica che mi fece scoprire una donna molto in gamba qui in Germania, Marcella Continanza, giornalista che si dedicava alle donne in emigrazione e alla poesia di queste. Aveva messo su un'associazione „Isabella Morra“ che promuoveva rassegne di poesia e una volta fui inviata ad Amburgo a leggere alcune delle mie poesie. Una in particolare „Cassetti“ colpì molto una donna, una regista italiana che vive a d Amburgo la quale poi scrisse una piece „Schublade(Cassetti)“ e nella quale recitò la mia poesia in tedesco e in italiano. Leggere le mie poesie in pubblico mi diede forza e mi fece capire che dovevo proseguire su quella strada. Terminata la collaborazione con l'associazione per motivi sempre di mancanza di tempo, mi sentivo chiusa nella solitudine e cominciai per caso a cercare su internet siti sui quali pubblicare poesia, come mi aveva suggerito un'amica. Quella fu la svolta, iniziai la sera dopo aver messo a letto le figlie a scrivere e scrivere e scrivere. Nel sito in questione altri poeti commentavano le poesie e suggerivano le loro idee e fu proprio questo scambio e l'aver conosciuto die bravissimi poeti che mi ha arricchita e motivata nell'andare avanti.

2) Il Tuo percorso?

Ho iniziato a scrivere e tecnicamente a migliorare grazie alla lettura di poeti come Bukovskij, Marina Cvetaeva, Anna Achmatova, Osip Mandel'stam e la poesia russa in generale, ma anche alcuni greci suggeritimi dall'amico poeta e che stimo moltissimo Aldo Bilato, grande conoscitore di poesia e gran poeta. La mia ricerca continua e seguo sempre la scia del „diverso“ dell'“innovativo“ come la poesia statunitense che sto scoprendo solo ora, visto che io mi sono sempre rivolta ad est e ho avuto sempre poco interesse per l'ovest. La poesia araba in generale Rumi e Muniz Mezuyed. La Szymborska, Alda Merini e Rosa Ahusländer. Ma la poetessa che in generale più mi si addice è la Cvetaeva e la sua grandiosa capacità di esprimere emozioni.

  1. Di cosa tratta la Tua pubblicazione?
    Ho partecipato a diverse antologie e ora sto preparando due libri uno in collaborazione con una fotografa italiana Antonella Monzoni e l'altra con una pittrice tedesca Christin Behrend con loro ho scelto poesie che si abbinassero alle loro opere e che avessero come tema le donne. Con la Monzoni ci si rivolge ad est all'Iran e alle emozioni femminili nel mondo. Con la Behrend si tratta semplicemente di emozioni al femminile sulla vita e sul modo di vedere la vita delle donne. Il libro con la Monzoni porterà il titolo di "Col quieto tintinnio delle catene" mentre quello con la Behrend porterà il titolo di „ Women feelings“. Usciranno entro la fine di questo anno.

    4) Come nasce un Tuo scritto? Da dove trai gli spunti?
    Un mio scritto nasce dentro di me spontaneamente, io traggo ispirazione dal vissuto da parole dette o sentite da concetti da situazioni da gioie e dolori e quasi avesse una sua autonomia, nella mia mente inizia a formarsi la poesia. Credo sia vero che alcune persone vedono il mondo in versi, Così accade a me, io vedo la vita in versi e così la elaboro in qualsiasi situazione e momento. I temi delle mie poesie sono quelli che riguardano tutti noi, ci sono elementi imporatnti come l'acqua intesa come purezza come quel'elemento che lava via il vecchio per il nuovo, la lontananza dal proprio paese d'origine e soprattutto il vivere immersi in due culture, a volte o spesso sono elementi che si mescolano e si ampliano come ad es. Il vivere due culture mi porta anche a sentire l'incomprensione a viverla come elemento fondamentale. Io credo e ne sono sempre più convinta che quando si comunica si fa dono ad un altro di qualcosa di personale che peró viene colto dall'altro secondo la propria esperienza e non secondo la tua, questo porta i tuoi scritti ad un'ampiezza imprevista ma anche ad una incomprensione. Spesso non è possibile capire cosa davvero si vuol comunicare se non si è vissuta quella cosa e non si è compresa in fondo. Ecco perché le persone che meglio colgono le tue tematiche sono quelle che poi a te più si avvicinano. Temi come la Russia (mia seconda patria) e il mondo orientale sono spesso presenti nei miei scritti, ma difficilmente gli elementi che ne uso vengono compresi o colti.
    Un altro tema che mi sta moltissimo a cuore è il tema della libertà ed i temi umanitari in generale. L'integrazione e la convivenza di diverse culture, l'intercultura e il plurilinguismo, questo è anche uno dei temi più importanti presente nelle mie poesie.

    5) Cosa ne pensi dei concorsi editoriali?
    Non sono molto sicura che i concorsi servano a qualcosa, io ne ho fattisolo un paio e in genere non seguo né mi interesso ad essi.

    6) Una soddisfazione?
    Beh! La realizzazione di un pezzo teatrale da una mia poesia e un premio datomi da un'associazione per una mia poesia sono delle soddisfazioni, ma la più grande me la danno le persone quando presento le mie poesie negli eventi qui in Germania, il loro apprezzare e cogliere, il loro interesse e i loro complimenti sono per me le più grandi soddisfazioni.

    7) Qualche sassolino nella scarpa?
    Non ne ho per ora, di solito non porto rancori a nessuno, so farmi una ragione delle cose che accadono e quando prendo una decisione (e ci metto moltissimo tempo-proprio perché do molte possibilità) poi non torno mai indietro.

    8.) Sogni nel cassetto?
    Poter vivere scrivendo? Forse sì, questo sarebbe un mio sogno. Ma il più grande è la libertà.

    9) Credi nell'editoria Italiana?
    Non so, non conosco bene la situazione italiana dell'editoria, ma di sicuro non trovo interessante pubblicare pagando le mie copie, se lo faccio beh! Allora lo faccio in famiglia visto che ho un marito che è Ingegnere editoriale, ;-)

    10) Progetti futuri?

Poter ricominciare a viaggiare e a cogliere gli stimoli culturali del mondo intero. Poter contribuire meglio alla comunità italiana di cui faccio parte soprattutto attraverso la
poesia.

                                                             Tre delle sue poesie:
                                                          

Su terra ferma

ha il sapore del sale questa lagrima
s'effonde e diffonde nell'onduloso marmoreo
abbraccia infiniti universi circolari, circonferenziali
(fluttuano voci mescolate a canti)

a barlumi d'arancio mescola un blu profondo
s'arrestano parole, movimenti, respiri
s'intravede di lontano la terra promessa
(non ho mai messo piede su terra ferma)



C'è

c'è della poesia scomposta nei meandri più nascosti di questa giornata
claudicante, tra un sorriso ed un pianto, tra nostalgia e canto

ha sentito con il cuore, non batte la lingua sul dolore
riempito gli occhi di mare e sabbia

c'è odore di rimpianto nei cuori di chi non c'era ma alludeva
rimettendo le lancette indietro, tra tempo e speranza, tra animo e coraggio



Ho ingoiato i miei occhi


ho ingoiato i miei occhi
battuto il ritmo
pulsato il verso

ho maledetto il sole
abbracciato la pioggia
nascosto le mani

ho versato gli aromi
ascoltato pensieri
abbracciato il tuo corpo








lunedì 21 dicembre 2015

GIULIANA PALEOTTI E LA SUA ARTE



Biografia e Poesie -Giuliana Paleotti

Nasce in provincia di Roma nel 1965. La passione per la scrittura, in particolare per la poesia, l’accompagna sin da bambina. Le sue poesie, “pensieri desiderosi di prendere il volo”, spaziano dal sociale all’amore, dalla gioia al dolore, ma hanno il medesimo trampolino di lancio: l’introspezione. Un’anima intimista che ama con i suoi versi dipingere stati d’animo, lasciando sempre tra i versi un velo di mistero per suggerire al lettore di trovare una propria interpretazione, lasciando crescere l’emozione di assaporarne un proprio personale sentire.
Con il tempo il sociale diventa quasi una sua missione. Calarsi e coinvolgere il lettore, a volte è distratto, nella grandezza del miracolo della vita e dei diritti con i quali ogni essere indistintamente è corredato alla nascita, denunciare le ingiustizie, evidenziare le pene dei più deboli, diventano la quotidiana battaglia che vuole, in qualche maniera, tentare di sensibilizzare gli abitanti di un mondo che va troppo degenerando dalla sua vera essenza, dal suo vero senso: l’Amare, l’Amore.
A gennaio 2012 esce il suo primo libro , Note di luna piena, una raccolta di poesie che trattano le varie sfumature dei sentimenti, il secondo libro, La nebbia all’Improvviso, parte scritto in prosa e parte in poesia, è dedicato alla madre e alla sua malattia, l’Alzheimer, esce volutamente il 20 giugno 2013 ad un anno dalla sua scomparsa e vuole rappresentare la conclusione di un cammino doloroso al quale, con ostinazione, ha cercato di trovare un senso, una luce, una speranza, quella di far si che con la sua esperienza chi si accinge a leggere quest’opera senta meno la solitudine di certi particolari cammini.
A Giuliana piace ogni forma di poesia e pian piano si appassiona anche alla poesia orientale che trova affascinante e sinteticamente immensa. Ama comporre Haiku, Tanka, e poesie brevi.
E’ iscritta e partecipa alle attività di vari gruppi di poesie su facebook, dove cura anche due sue pagine personali: Farfalle di Pensieri (di Giuliana Paleotti) e La Nebbia all’Improvviso
PUBBLICAZIONI
VOLI DI VERSI (Raccolta di poesie haiku) ilmiolibro.it 2014
SULLA LUNA E’ NATO UN BONSAI (Raccolta di poesie haiku) ilmiolibro.it 2013
LA NEBBIA ALL’IMPROVVISO (la prepotenza dell’Alzheimer)Rupe Mutevole edizioni 2013
NOTE DI LUNA PIENA 2012 (Raccolta di poesie) Rupe Mutevole edizioni

PARTECIPAZIONE E-BOOK in internet
VERSI LIBERI E DIVERSI FB e Arte a cura di Dany Blasy
VERSO LA LIBERA PIAZZA FB e Arte –Donne e Amore a cura di Dany Blasy
LE NOSTRE RADICI Raccolta di poesie dedicate alla madre a cura di Dany Blasy

Le sue poesie, segnalate o premiate in concorsi letterari nazionali, prevalentemente a scopi benefici, sono presenti in alcune Antologie di Autori vari.


Le sue Poesie 

CELINE

Celine
disegna il suo sorriso la mattina
che a sera acquista di fragilità,
due gote che sembrano di luna
neri capelli le vanno a incorniciar.

Celine
è nata una domenica di marzo
d’una dozzina e mezza d’anni fa
mentre la pioggia fitta che occupava il cielo
non la finiva più di picchiettar.

Celine
ha pianto un canto alla venuta al mondo
e canta ancora sopra ogni dolore
perché una donna sa cantar l’amore
anche quando dentro in fondo muore



COME IL VENTO DI FINE ESTATE

Te ne sei andato di nascosto
silenziosamente
e in modo così innaturale
un po’ come fa il vento di fine estate
quando vinto dalla troppa quiete
ti fa rimanere male.
Rabbia, risentimento
e una gran tristezza
ci si sono abbarbicati
tra la bocca dello stomaco
e la profondità del cuore.
Ora, persi nei punti di domanda
vagheremo per un po’ nel tuo silenzio
certi di non trovare
una ragionevole ragione.
Te ne sei andato silenziosamente
consapevole
di fare un gran rumore.




NELLA BURIANA, LA SPERANZA

Non era poi così tutto perso
se nella buriana delle amnesie
lasciate sull’asfalto dalla mente
da quelle brusche frenate
e qualche inevitabile incidente
oggi ho ritrovato il tuo profumo sul cuscino
e ho sfiorato qualche sogno
rimasto non sognato sul tuo comodino.
Ci sono petali di biancospino
sparpagliati sul pavimento grezzo della tua stanza
ora, come allora, ci arriva il sole
e ci danza la speranza
E mi torna alla mente quel ciondolar di ricordi
come perle di cristallo a intermittenza
sul respiro di vetro del tuo collo nudo
Essi ti seguivano
così come faceva l’ombra
sul silenzio greve dell’asfalto da bambini
che un attimo ti rincorreva superandoti
ma arrivava sempre prima.
Non era poi tutto così perso
se non è bastato che il tempo
accavallasse le sue gambe
sulle tue ginocchia stanche,
per vederti curva su quella sedia
spalle al muro
E tu, col vuoto tra le mani il freddo nelle ossa
non t’arrendevi
e rimanevi, come me
aggrappata a quel sottile filo di speranza.


sabato 19 dicembre 2015

MARIA ELENA MINCIULLO- INVISIBILI RETI


Invisibili reti ci imprigionano
minuscoli granelli di polvere 
in libri di storia 
contraffatti/manipolati/vincolati 
senza giustizia. 
Inganno di noi stessi 
viviamo fra i bassifondi della conoscenza 
dibattendoci/contorcendoci/dimenandoci 
urlando fame di verità 
senza orecchie compassionevoli 
che ne colgano lo sgomento. 
Embrioni di vita informe 
il dolore è il padre che ci nutre 
senza compassione 
fra illusioni di bellezza e amore.

MARIA ELENA MINCIULLO- IL DOLORE HA IL MIO NOME


Lo sa Dio e Lui solo
quanto a volte sia difficile andare avanti
un passo alla volta
ieri una passeggiata
oggi una cena con le amiche
sembra che il dolore abbia fatto un passo indietro 
e poi...rieccolo. 
Oddio fa male! 
stringe il petto 
attanaglia le viscere 
c'è e non si può fare nulla 
non se ne va 
quando se ne è coscienti 
si è già nel suo vortice. 
Non c'è preghiera 
non c'è carezza di amica 
che lo faccia andar via 
stringe/ avviluppa/ tormenta/ stritola 
si vuol scappare/correre via 
ma è lì... 
... il dolore ha il mio nome.

venerdì 18 dicembre 2015

POESIA E AUTORI CONTEMPORANEI DAL BLOG E GRUPPO FB ARTE E VERSI LIBERI E DIVERSI

BIOGRAFIE E POESIE AUTORI 


FLORA LALLI
ROSANNA GAZZANIGA
DANY BLASI
DANIELA MARCULET 
PATRIZIA ENSOLI 
GIULIANA PALEOTTI 
BARBARA GOLINI 
GRAZIA DENARO 
MARIA ROSA ONETO 
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FOTO DI DANIELA MARCULET

mercoledì 16 dicembre 2015

PATRIZIA ENSOLI- Il PESCATORE

kahramana-beach-resort
Un sospiro riposa
sulla riva quietata di questa notte
nella mano il tremore del maestrale.

Mediterraneo
immobile splendore millenario
suono isolato di richiami lontani
sulle crocchie raccolte, le porte aperte

prima del sonno,
dove i cani alle soglie
mormoravano l'ombra di lampade a olio
- il confondersi di una luce lunare -

Nel chiarore materno
tace, l'incanto gentile
ove un lieve mormorio s'ode: nelle reti lontane

di tutti i canti, il mare.




GRAZIA DENARO-UN PREZIOSO FIORE PROFUMATO


Ti custodisco sempre
nel mio cuore anima mia
come ti custodii per nove mesi
nell'arca del mio ventre.

A febbraio
con i mandorli in fiore
scalpitando venisti alla luce
fra una cascata lucente
di coriandoli e stelle splendenti.

Fosti il mio fiore più bello
il regalo più caro
donatomi in quel giorno
che il cielo sciorinò
in tutto il suo splendore.

Più tardi mio bambino
ti tenni per mano,
ti presentai al mondo
e t'accompagnai
nel tuo giocoso cammino.

Mi proposi
che tu non smarrissi la strada
da percorrere...

Ancor oggi che sei adulto e padre
fai parte della linfa
che scorre nella mia pianta
a cui hai sbocciato
un prezioso fiore profumato.




martedì 15 dicembre 2015

PATRIZIA ENSOLI E LA SUA ARTE


Patrizia Ensoli
Biografia
Patrizia Ensoli nasce nel 1962 a Firenze dove vive, in un paese “ Poggio a Caiano" comune della toscana in provincia di Prato, fra colline verdeggianti e rilievi. Sposata e madre di due ragazze, dedica completamente se stessa alle figlie seguendole negli studi superiori ed universitari e nella vita di tutti i giorni. Fin dalla tenera età s’interessa alla poesia e alla letteratura in generale, all’astronomia e alla fisica.
La vena letteraria e poetica rimarrà racchiusa segretamente dentro la sua persona finché, come un fiume in piena, straripa all’improvviso senza nessun preavviso un giorno d’inverno. Così tutti gli stati d’animo, celati nel cuore tanto a lungo trovano finalmente uno strumento magico per raccontarsi e raccontarci la sua interiorità, nelle sue molteplici forme ed ispirazioni. Personalità duplice e in continuo conflitto prende forma in una variegata e talvolta dissonante gamma poetica ricca di metafore e doppi sensi. Più di 800 poesie sono raccolte e pubblicate nel sito “Scrivere” dalla stessa autrice, che continua nella stesura delle stesse. Partecipa al concorso “Scrivere 2012” vincendo il primo premio nella sezione amore con la poesia dal titolo “ L’immortale fiore ”. Successivamente nel 2013 il secondo posto con “ Ogni uomo “ nella sezione “ La ricerca della felicità "Tra i diritti inalienabili dell’uomo: La tutela della vita, della libertà e la ricerca della felicità" Thomas Jefferson (1743-1826) (Sociale) “ Apprezzata all’interno di vari ebook presenti nel web è presente in raccolte e antologie varie.Nel 2013 pubblica il suo primo libro di favole “ Coriandoli di sogni “ edito da Rupe Mutevole Edizioni. Seconda  "  Concorso Letterario Internazionale "INCHIOSTRO E ANIMA"
(Terza edizione 2014/15 in memoria di  
Mariannina Coffa 
Saffo Netina  e Capinera di Noto)



Le sue poesie:


Così ché


Solitaria, lontana

nell'onda negra,

va la mente

di schiume e di maree.


Qui

e solo qui, io perdo

dei delfini il suono

che il vento accoglie.


( Riecheggia dentro, l'eternità del tempo ) .


E la mia bocca

parla di frequenze silenziose

con gli occhi al cuore

lenti,

luccicanti.



Avorio


Un brivido gelido scende

lungo la sera al tocco d'avorio.

Si alza una foglia, secca, come l'aria

fischia nel vento tramontando al confine corvino:

lecci e cipressi vestiti di oscuro sibilano onde

distanti nel tempo.

Chiarore d'asfalto, intorno e dovunque:

i lampioni riflettono candidi frenetiche sciarpe,

calore filtrato dagli occhi.

Poi, l'attesa sui tetti dei gatti - un gesto d'amore

e la polvere s'alza con le foglie ormai morte.


Un copione costante:

a fatica si scende dal cielo per due pezzi di pane

e addolora la bellezza alle spalle stellate

senza un deploro o gesto diverso.

Non dirmi

che gli angeli hanno uno spazio di terra

dentro al tuo seme.

Ho perduto il senno, attendendo il raccolto.





Profezia

Stormi altissimi si muovono
inchiostro senza sfondo,
nel grigio cielo.

Si emigra lontano, nell'aria
anche le rondini ormai si perdono.

Nessun temporale
su cui la folgore scrisse il suo fuoco
la voce del tuono.

Ho visto mani chiudersi
infreddolite nei nodi
imperturbabili del cielo.

Quaggiù, si continua a sperare
allungandosi, agli orizzonti riflessi
che gli occhi ascendono.

Eppure cado in un discorso d'amore
acceso infinito, verso la vita, colma di voci.

venerdì 11 dicembre 2015

IMMY DANY BLASI MASCHERE


Maschere

Maschere di pelle e gomma,
nè donne,nè uomo,
nè pane,nè vino,
nè salmastri e aperti fondali,
nè opulente rive
ai fianchi scuciti del Sole.
MASCHERE!
Nè seme di vita,nè interrate radici
al tamburo del palpito
alla genesi del primordiale respiro .
Senti come l'eco chiama forte e urla?
Nel prismatico e verde riverbero
nella danza al velo già sceso
e aperta alla chiusa valva.
Ai fianchi e di dietro strisciano
nel silenzio delle nude ombre mute...
e nell'amplesso dell'afono ghigno
nell'ombra generano orripilanti mostri,
e viscide e umide serpi di guerra e odio.
MASCHERE. 
Foto dal web 

lunedì 7 dicembre 2015

IMMY DANY BLASI LACRIMA D'ARGENTO




Solitudine aspra e maligna,
sale dal fiume morto del tempo,
sulle dita allungate dall'ombra.
Lo senti? Freddo-freddo-
E come al brivido
trema forte,forte!
Si...come l'Inverno in Estate!
Come la morte.
Nel soffio gelido e potente,
dall'irta e brulla rupe scende e scende,
fino all'arricciarsi sull'umida pelle
della bianca Onda.
Gelido-gelido-batte e percuote,
ora e ancora,
sulle cicatrici della roccia di Neve.
*
E scende la lacrima d'Argento.
seme di carne viva,
fino al verde germogliare
nell'urlo partorito alla prece d'amore,
dal ventre del Mondo.
Foto gif dal web

sabato 5 dicembre 2015

DANIELA MARCULET E LA SUA ARTE

DANIELA MARCULET BIOGRAFIA E POESIE

Non si sa a quanti peccati fondamentali ha diritto un uomo in questo mondo, però un poeta ha diritto solo a tre: gridare l'amore e il luogo in cui nasce, credere nella vita e le sue leggende e spingere, con un passo oltre, il confine della morte. Nella piena comprensione di tutto  gli si perdona il fatto di aver vissuto di più per gli altri che per se stesso, che ha mangiato pane e non farfalle, pentimenti e inginocchiamenti, la sua veglia al capezzale del pensiero malato, il suo grido in versi.
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DANIELA MARCULET BIOGRAFIA E POESIE

Daniela è nata sotto il segno zodiacale della lontananza. Altrimenti cosa cercherebbe nelle terre italiane? E perché scrive sul porticato della casa parole artigianali? Per la profonda nostalgia della sua patria.
Romena, nata in mezzo a settembre, la sua vita è un percorso in terre dove ha sempre sfollato le sue radici. Venuta al mondo sulle splendide colline della Moldavia di Stefano il Magno, confinante alla culla del poeta Eminescu si trasferisce a dieci anni in Transilvania, non molto distante dal castello di Vlad Tepes, detto Dracula, vicino alle onde del fiume Somes, per poi arrivare nelle terre bergamasche, dove vive per dieci anni. Tornata in Romania, dove vive tuttora, continua a scrivere in italiano, una lingua che ha assimilato come la sua. Laureata in Comunicazione, segue i corsi di Master di Management della Comunicazione per completare la sua educazione. Ha un figlio studente all'Università di Belle Arti, sezione Grafica e un uomo accanto, l'uomo che ha cercato per tutta la sua vita e che l'ha completata e adempisce.
La sua poesia ci fa galleggiare in un canticello che si sente solo con il cuore, al tramonto, in una Italia dove si sente il volo delle cicogne verso l'Africa. E' una lacrima tutto intorno. Ci fa sedere sulla sabbia di un golfo d'orizzonte. Tranquilli, persi. A volte è una tempesta, un tormento, un peccato.
Non si sa a quanti peccati fondamentali ha diritto un uomo in questo mondo, però un poeta ha diritto solo a tre: gridare l'amore e il luogo in cui nasce, credere nella vita e le sue leggende e spingere, con un passo oltre, il confine della morte. Nella piena comprensione di tutto  gli si perdona il fatto di aver vissuto di più per gli altri che per se stesso, che ha mangiato pane e non farfalle, pentimenti e inginocchiamenti, la sua veglia al capezzale del pensiero malato, il suo grido in versi.
Daniela è una poetessa con incentivi malinconici, pubblicata in varie antologie, ma che non ha il coraggio di mettere tutto in una silloge perché richiuderebbe la sua anima, condannata a proferire elegie scritte sullo specchio che riflette la luna buia, quando la città raccoglie follie e crolli.

                                                                Le sue tre poesie


SI INCRESPA IL RAGGIO DI LUNA

Si increspa il raggio di luna
Sulla tua fronte
Orizzonte aperto per i miei baci
Soffio
Gli ultimi
Finchè il mantello
Li veste di buio
E si fa caldo
Sotto il ciglio caldo
Della tua mano
Sul mio seno



ETERNE DOMANDE

Sai quante anime racconta
Il paradiso tra le porte del cielo?
Sai quanti mostri popolano
L’ ardente, il bruciante inferno?
Sai quante lacrime vestono
Il giorno grigio di bianco inverno?

Sai quanti nomi mancano
All’ appello della festa ?
Sai chi ha fatto la morte
Scura, spietata, dissesta?
Sai perché ti viene
Buttare le chiavi in andata?

Sai perché scrivo ululato
Nelle armi di lutto stancato?
Sai quante madri bestemmiano
Gli anni rimasti in grido addolorato?
E sai, e sai ... quanti passi
Misura la bara di un bambino?

Nessuno sa: né io, né tu, né il vivere
Solo il silenzio scoppiò a ridere


L'EFFETTO DEI RAGGI DI LUNA SUGLI STIVALI DI GOMMA

Vivo in una trincea scavata
Non ho né numero né pari
Sulla destra c'è una casa con il numero 13
Sulla sinistra è la ventiduesima casa
Non ho ancora pareti o centrini o acqua
Ho finestre
Due
Ampi, con vista in campestre
In cantina cespugli di basilico
E fungo dell'esca bagnato
Appiccicato su un armadio
Sui rami attaccapanni
Bassi
Dalla mia sala vengono fuori
Raggi di luna che
Crollano tenero

Sugli stivali di gomma

mercoledì 2 dicembre 2015

ROSANNA GAZZANIGA- BIOGRAFIA,POESIE E FOTO

Oggi con grande piacere conosceremo meglio l'autrice Rosanna Gazzaniga nella sua speciale
" Arte,Essenza e Unicità":



ROSANNA GAZZANIGA
BIOGRAFIA E POESIE

Ritirata dal lavoro dal 2010, ha cominciato a scrivere poesie e racconti dal marzo 2011.
Da sempre accanita lettrice di saggi, romanzi storici e contemporanei. La sua curiosità l’ha portata a sperimentare ogni forma di arte quali fotografie naturali ed elaborate, video, disegni ed alcuni E-Book in collaborazione con altri autori.
Abita nell’Oltrepò Pavese ed è innamorata delle sue colline e della natura in generale. Svolge varie attività di volontariato, ed è iscritta all’Associazione Donatori Voce (ADOV) di Pavia. Adora S. Agostino, Baudelaire e Neruda ed è cattolica praticante.
Le sue poesie nascono di getto, vivono di continua creatività come la natura che rinasce ogni giorno. Il suo sguardo poetico abbraccia l’umanità, la vita, i ricordi personali. Dal marzo 2011 ha partecipato ad alcuni concorsi vincendo diversi premi e attestati fra i quali:

Premi poesia:
I° Classificata XV Edizione MARIO DELL’ARCO Accademia G. Belli-Roma;
I° Classificata XXVI Edizione Premio Nazionale Ottavio Nipoti;
I° Classificata III Edizione Premio Internazionale Biennale “Pensieri e Parole d’Oltrepò”.

Segnalazione di merito e pubblicazione in antologia:
Concorso Internazionale Invito alla Poesia 2011
Premio VIVARIUM III Edizione 2011 con targa
Premio Alda Merini II Edizione 2013 con targa – per poesia e opere sez. Arte

Pubblicazione di sillogi:
Il profumo delle rose”- Edizioni De Murtas, “Non sono un peluche”- Associazione Culturale Il Faro, campagna contro l’abbandono.
Libri:
  • IMPRONTE NEL TEMPO – Kataweb il mio libro - anno 2012
  • DISTANZE D’ANIMA – Montedit collana Schegge d’oro (i libri dei premi) anno 2014
E-Book:
  • MOSTRI E DINTORNI
  • GROVIGLI
  • SFUMATURE LIBERE
  • IL CANTO BREVE
  • CREPE D’ORO SUI PAPAVERI


Tre delle sue poesie


SORRISI INTERNI

Un’ora e dodici minuti
il tempo di una eclissi di luna
quello di un lungo abbraccio
il record di una scena muta
o di un viaggio nella nebbia mattutina
la fragilità, sostanza di donna
scordata solo per poco.

In un movimento ininterrotto galleggiano pensieri
sembrano fogli illeggibili
corrono tra lampi di luce
e c’è un tempo in cui si aggregano
oscurando tutto, come nubi.
Un gesto uguale e diverso
tortura di un battito abnorme
Come mi spaventa ancora l’agilità di sorrisi interni...

Non è più tempo di innamoramenti
ma sosto lo stesso sull’argine
che spezza a metà il prato ancora verde
dal fiume
e la mia ombra si muove fermandosi sull’acqua
un’attesa dolce e ottimista che rasserena...



INIZIO D’AFA

Il tuo braccio di cenere ha conservato
una postura strana e vuota
in bilico nel tempo statico
che sfuma
tra le tende della dimenticanza.

Zanzare in caccia
mi seguono fastidiose
certi pensieri hanno luci spente.

Da una sigaretta
espiro fumo lieve, che le disorienta
la punta infuocata ha bruciato a lungo
esala scie di tenue corposità
assumendo forme circolari…




CONTRATTO INDETERMINATO

Baratto il dovere della presenza
con un contratto indeterminato di solitudine.
Precaria d’amore
scrivo ancora nei suoi concorsi a tema.

Un’alchimia di inchiostro
trasforma il mio dolore in un punto e virgola
di malinconia
come se potessi pareggiare i conti
con scelte amare, ogni giorno mi abbandono

alla debolezza delle cadute…

martedì 1 dicembre 2015

ASPETTO PAZIENTE IL MAESTRALE

Agglomerati di nuvole
viaggiano sul mio cielo
spandendo segreti
che non riesco ancora a decifrare,

volteggiano stanche
appena mosse da un lieve zefiro
che il suo refolo anemico
non riesce a far avanzare.
 
Ho perso la rotta
dei miei anni passati
e non riesco a capire
come avanzare nel divenire.
 
Ancora oggi la mia onda è silente
e non indica nuova rotta tracciata,
mi dà input su nuova deriva.
 
Sono arenata su immobile letto
e nuvole bianche in grido di resa
bloccano l'avanzare della mia vela.

 
Attendo paziente il maestrale...