martedì 15 dicembre 2015

PATRIZIA ENSOLI E LA SUA ARTE


Patrizia Ensoli
Biografia
Patrizia Ensoli nasce nel 1962 a Firenze dove vive, in un paese “ Poggio a Caiano" comune della toscana in provincia di Prato, fra colline verdeggianti e rilievi. Sposata e madre di due ragazze, dedica completamente se stessa alle figlie seguendole negli studi superiori ed universitari e nella vita di tutti i giorni. Fin dalla tenera età s’interessa alla poesia e alla letteratura in generale, all’astronomia e alla fisica.
La vena letteraria e poetica rimarrà racchiusa segretamente dentro la sua persona finché, come un fiume in piena, straripa all’improvviso senza nessun preavviso un giorno d’inverno. Così tutti gli stati d’animo, celati nel cuore tanto a lungo trovano finalmente uno strumento magico per raccontarsi e raccontarci la sua interiorità, nelle sue molteplici forme ed ispirazioni. Personalità duplice e in continuo conflitto prende forma in una variegata e talvolta dissonante gamma poetica ricca di metafore e doppi sensi. Più di 800 poesie sono raccolte e pubblicate nel sito “Scrivere” dalla stessa autrice, che continua nella stesura delle stesse. Partecipa al concorso “Scrivere 2012” vincendo il primo premio nella sezione amore con la poesia dal titolo “ L’immortale fiore ”. Successivamente nel 2013 il secondo posto con “ Ogni uomo “ nella sezione “ La ricerca della felicità "Tra i diritti inalienabili dell’uomo: La tutela della vita, della libertà e la ricerca della felicità" Thomas Jefferson (1743-1826) (Sociale) “ Apprezzata all’interno di vari ebook presenti nel web è presente in raccolte e antologie varie.Nel 2013 pubblica il suo primo libro di favole “ Coriandoli di sogni “ edito da Rupe Mutevole Edizioni. Seconda  "  Concorso Letterario Internazionale "INCHIOSTRO E ANIMA"
(Terza edizione 2014/15 in memoria di  
Mariannina Coffa 
Saffo Netina  e Capinera di Noto)



Le sue poesie:


Così ché


Solitaria, lontana

nell'onda negra,

va la mente

di schiume e di maree.


Qui

e solo qui, io perdo

dei delfini il suono

che il vento accoglie.


( Riecheggia dentro, l'eternità del tempo ) .


E la mia bocca

parla di frequenze silenziose

con gli occhi al cuore

lenti,

luccicanti.



Avorio


Un brivido gelido scende

lungo la sera al tocco d'avorio.

Si alza una foglia, secca, come l'aria

fischia nel vento tramontando al confine corvino:

lecci e cipressi vestiti di oscuro sibilano onde

distanti nel tempo.

Chiarore d'asfalto, intorno e dovunque:

i lampioni riflettono candidi frenetiche sciarpe,

calore filtrato dagli occhi.

Poi, l'attesa sui tetti dei gatti - un gesto d'amore

e la polvere s'alza con le foglie ormai morte.


Un copione costante:

a fatica si scende dal cielo per due pezzi di pane

e addolora la bellezza alle spalle stellate

senza un deploro o gesto diverso.

Non dirmi

che gli angeli hanno uno spazio di terra

dentro al tuo seme.

Ho perduto il senno, attendendo il raccolto.





Profezia

Stormi altissimi si muovono
inchiostro senza sfondo,
nel grigio cielo.

Si emigra lontano, nell'aria
anche le rondini ormai si perdono.

Nessun temporale
su cui la folgore scrisse il suo fuoco
la voce del tuono.

Ho visto mani chiudersi
infreddolite nei nodi
imperturbabili del cielo.

Quaggiù, si continua a sperare
allungandosi, agli orizzonti riflessi
che gli occhi ascendono.

Eppure cado in un discorso d'amore
acceso infinito, verso la vita, colma di voci.

Nessun commento:

Posta un commento