sabato 26 dicembre 2015

BARBARA GOLINI E LA SUA ARTE





POETI E SCRITTORI -Barbara Golini

1) Come Ti sei avvicinato alla scrittura?

La scrittura è sempre stata dentro di me, pur non avendolo saputo. Ho iniziato a scrivere poesie per superare la fase del silenzio che mi attanagliava. Erano i primi anni che trascorrevo in Germania e pur avendo viaggiato moltissimo e non essendo venuta in Germania per „obbligo“ ma per scelta (per amore), non avevo mai avuto un'esperienza di silenzio simile, nelle mie altre occasioni parlavo la lingua del paese in cui ero stata e non mi mancava di certo il mezzo per comunicare, inoltre vivevo in situazioni di facile approccio, facile comunicazione e dunque non mancavano le occasioni per conoscere, comunicare. In Germania invece, ero venuta per amore senza conoscere la lingua e con una bimba molto piccola che non mi consentiva di "frenquentare" luoghi in cui conoscere persone come era abituata a fare in precendenza. Le persone che mi cirondavano erano madri e non comprendevano la mia dimensione di donna emancipata e sempre in giro per lavoro.
In quegli anni bui sia dal punto di vista linguistico che di „mancanza di sole“ avevo l'esigenza di comunicare ciò che mi colpiva, ciò che mi inorridiva essendo venuta qui con un'idea del paese del tutto diversa.
Ho iniziato a voler scrivere le mie emozioni su carta e dal principio volevo scrivere in prosa, non avevo mai pensato di poterlo fare in poesia. Quel che mi ha portato alla poesia è un evento del tutto banale e forse anche un po' superficiale ma che rispecchiava il mio carattere. Di fatto, sono sempre stata un'irrequieta, desiderosa di nuovo direi assetata di nuovo e le cose ripetute, lunghe o prolisse mi annoiavano e così buttavo giù i miei pensieri e il giorno dopo non avevo più voglia di continuare.
Così un giorno, seduta al pc, ho provato a rielaborare i miei pensieri in frasi brevi e scomposte e, proprio tecnicamente, ho iniziato a cercare di costruire delle strofe.
Alcune poesie del mio inizio sono davvero semplici e altre sperimentali (scomposte e visivamente particolari). Nel frattempo scrivevo ma sempre meno spesso, anche perché le mie figlie non mi consentivano di dedicarmi alla poesia. Poi ho iniziato a farle leggere ad un'amica che mi fece scoprire una donna molto in gamba qui in Germania, Marcella Continanza, giornalista che si dedicava alle donne in emigrazione e alla poesia di queste. Aveva messo su un'associazione „Isabella Morra“ che promuoveva rassegne di poesia e una volta fui inviata ad Amburgo a leggere alcune delle mie poesie. Una in particolare „Cassetti“ colpì molto una donna, una regista italiana che vive a d Amburgo la quale poi scrisse una piece „Schublade(Cassetti)“ e nella quale recitò la mia poesia in tedesco e in italiano. Leggere le mie poesie in pubblico mi diede forza e mi fece capire che dovevo proseguire su quella strada. Terminata la collaborazione con l'associazione per motivi sempre di mancanza di tempo, mi sentivo chiusa nella solitudine e cominciai per caso a cercare su internet siti sui quali pubblicare poesia, come mi aveva suggerito un'amica. Quella fu la svolta, iniziai la sera dopo aver messo a letto le figlie a scrivere e scrivere e scrivere. Nel sito in questione altri poeti commentavano le poesie e suggerivano le loro idee e fu proprio questo scambio e l'aver conosciuto die bravissimi poeti che mi ha arricchita e motivata nell'andare avanti.

2) Il Tuo percorso?

Ho iniziato a scrivere e tecnicamente a migliorare grazie alla lettura di poeti come Bukovskij, Marina Cvetaeva, Anna Achmatova, Osip Mandel'stam e la poesia russa in generale, ma anche alcuni greci suggeritimi dall'amico poeta e che stimo moltissimo Aldo Bilato, grande conoscitore di poesia e gran poeta. La mia ricerca continua e seguo sempre la scia del „diverso“ dell'“innovativo“ come la poesia statunitense che sto scoprendo solo ora, visto che io mi sono sempre rivolta ad est e ho avuto sempre poco interesse per l'ovest. La poesia araba in generale Rumi e Muniz Mezuyed. La Szymborska, Alda Merini e Rosa Ahusländer. Ma la poetessa che in generale più mi si addice è la Cvetaeva e la sua grandiosa capacità di esprimere emozioni.

  1. Di cosa tratta la Tua pubblicazione?
    Ho partecipato a diverse antologie e ora sto preparando due libri uno in collaborazione con una fotografa italiana Antonella Monzoni e l'altra con una pittrice tedesca Christin Behrend con loro ho scelto poesie che si abbinassero alle loro opere e che avessero come tema le donne. Con la Monzoni ci si rivolge ad est all'Iran e alle emozioni femminili nel mondo. Con la Behrend si tratta semplicemente di emozioni al femminile sulla vita e sul modo di vedere la vita delle donne. Il libro con la Monzoni porterà il titolo di "Col quieto tintinnio delle catene" mentre quello con la Behrend porterà il titolo di „ Women feelings“. Usciranno entro la fine di questo anno.

    4) Come nasce un Tuo scritto? Da dove trai gli spunti?
    Un mio scritto nasce dentro di me spontaneamente, io traggo ispirazione dal vissuto da parole dette o sentite da concetti da situazioni da gioie e dolori e quasi avesse una sua autonomia, nella mia mente inizia a formarsi la poesia. Credo sia vero che alcune persone vedono il mondo in versi, Così accade a me, io vedo la vita in versi e così la elaboro in qualsiasi situazione e momento. I temi delle mie poesie sono quelli che riguardano tutti noi, ci sono elementi imporatnti come l'acqua intesa come purezza come quel'elemento che lava via il vecchio per il nuovo, la lontananza dal proprio paese d'origine e soprattutto il vivere immersi in due culture, a volte o spesso sono elementi che si mescolano e si ampliano come ad es. Il vivere due culture mi porta anche a sentire l'incomprensione a viverla come elemento fondamentale. Io credo e ne sono sempre più convinta che quando si comunica si fa dono ad un altro di qualcosa di personale che peró viene colto dall'altro secondo la propria esperienza e non secondo la tua, questo porta i tuoi scritti ad un'ampiezza imprevista ma anche ad una incomprensione. Spesso non è possibile capire cosa davvero si vuol comunicare se non si è vissuta quella cosa e non si è compresa in fondo. Ecco perché le persone che meglio colgono le tue tematiche sono quelle che poi a te più si avvicinano. Temi come la Russia (mia seconda patria) e il mondo orientale sono spesso presenti nei miei scritti, ma difficilmente gli elementi che ne uso vengono compresi o colti.
    Un altro tema che mi sta moltissimo a cuore è il tema della libertà ed i temi umanitari in generale. L'integrazione e la convivenza di diverse culture, l'intercultura e il plurilinguismo, questo è anche uno dei temi più importanti presente nelle mie poesie.

    5) Cosa ne pensi dei concorsi editoriali?
    Non sono molto sicura che i concorsi servano a qualcosa, io ne ho fattisolo un paio e in genere non seguo né mi interesso ad essi.

    6) Una soddisfazione?
    Beh! La realizzazione di un pezzo teatrale da una mia poesia e un premio datomi da un'associazione per una mia poesia sono delle soddisfazioni, ma la più grande me la danno le persone quando presento le mie poesie negli eventi qui in Germania, il loro apprezzare e cogliere, il loro interesse e i loro complimenti sono per me le più grandi soddisfazioni.

    7) Qualche sassolino nella scarpa?
    Non ne ho per ora, di solito non porto rancori a nessuno, so farmi una ragione delle cose che accadono e quando prendo una decisione (e ci metto moltissimo tempo-proprio perché do molte possibilità) poi non torno mai indietro.

    8.) Sogni nel cassetto?
    Poter vivere scrivendo? Forse sì, questo sarebbe un mio sogno. Ma il più grande è la libertà.

    9) Credi nell'editoria Italiana?
    Non so, non conosco bene la situazione italiana dell'editoria, ma di sicuro non trovo interessante pubblicare pagando le mie copie, se lo faccio beh! Allora lo faccio in famiglia visto che ho un marito che è Ingegnere editoriale, ;-)

    10) Progetti futuri?

Poter ricominciare a viaggiare e a cogliere gli stimoli culturali del mondo intero. Poter contribuire meglio alla comunità italiana di cui faccio parte soprattutto attraverso la
poesia.

                                                             Tre delle sue poesie:
                                                          

Su terra ferma

ha il sapore del sale questa lagrima
s'effonde e diffonde nell'onduloso marmoreo
abbraccia infiniti universi circolari, circonferenziali
(fluttuano voci mescolate a canti)

a barlumi d'arancio mescola un blu profondo
s'arrestano parole, movimenti, respiri
s'intravede di lontano la terra promessa
(non ho mai messo piede su terra ferma)



C'è

c'è della poesia scomposta nei meandri più nascosti di questa giornata
claudicante, tra un sorriso ed un pianto, tra nostalgia e canto

ha sentito con il cuore, non batte la lingua sul dolore
riempito gli occhi di mare e sabbia

c'è odore di rimpianto nei cuori di chi non c'era ma alludeva
rimettendo le lancette indietro, tra tempo e speranza, tra animo e coraggio



Ho ingoiato i miei occhi


ho ingoiato i miei occhi
battuto il ritmo
pulsato il verso

ho maledetto il sole
abbracciato la pioggia
nascosto le mani

ho versato gli aromi
ascoltato pensieri
abbracciato il tuo corpo








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