FLORA LALLI
Pittrice e poetessa
nata a Roma, Flora Lalli attualmente vive a Campobasso ed ha al suo
attivo cinque sillogi edite di poesia ed alcune collettive e
personali di pittura che si localizzano soprattutto nel bresciano.
Dalle opere di Flora Lalli traspare una profonda sensibilità che
lascia germinare, tra tinte, colori, linee e figure, i moti
dell’anima. Moti che s’infrangono e si uniscono, moti che vanno
alla ricerca dell’universale. Le tematiche traggono i propri spunti
da visioni personalissime della realtà, ora attraverso una filtrante
visione emozionale, ora attraverso una peculiare ricerca
naturalistica. Il disegno nell’opera della Lalli fornisce una
chiara definibilità di contorni e di soggetti, permettendo di
gestire l’armonia del quadro e la sua costruzione. Il timbro
cromatico è travolgente e allo stesso tempo delicato, fornisce al
fruitore tenere sensazioni e freschezza vitale. La pittrice, difatti,
condensa la propria emozionalità-razionalità in rappresentazioni
limpide, a volte essenziali a volte complesse. Gli slanci lirici,
oltre ai timbri tonali, sono affidati a giochi di luce ben calibrati,
ad atmosfere vibranti che tendono ad una chiara dime
nsione simbolica. Il
simbolo, di cui la realtà è correlativo oggettivo, scorre tra le
sfumature di volti, di angeli, di visioni, di surreali
paesaggi.
Dunque, nel profondo dell’opera, simbolo e visione costituiscono il cardine per un’interpretazione oculata. Sembra impossibile tralasciare, in questo senso, un’opera come Oceano. L’infinità in cui s’annega il pensiero è colta da una tonalità fredda che pervade tutta l’opera, senza variazione di registro. La pennellata uniforme sottolinea l’infinito, un infinito in cui il cuore si perde, in cui la luce sovrasta le ombre. Un elogio alla vita, quest’opera della Lalli, in cui il fruitore può sentire il fruscio del mare che accarezza la visione di una figura femminile. Un’immagine, questa femminile, che è in questo caso il correlativo surreale della realtà: rappresenta l’oceano stesso come seno vitale, come madre-acqua che dona la vita ed emana emozioni allo spirito. " ( Giuseppe Manitta )
Dunque, nel profondo dell’opera, simbolo e visione costituiscono il cardine per un’interpretazione oculata. Sembra impossibile tralasciare, in questo senso, un’opera come Oceano. L’infinità in cui s’annega il pensiero è colta da una tonalità fredda che pervade tutta l’opera, senza variazione di registro. La pennellata uniforme sottolinea l’infinito, un infinito in cui il cuore si perde, in cui la luce sovrasta le ombre. Un elogio alla vita, quest’opera della Lalli, in cui il fruitore può sentire il fruscio del mare che accarezza la visione di una figura femminile. Un’immagine, questa femminile, che è in questo caso il correlativo surreale della realtà: rappresenta l’oceano stesso come seno vitale, come madre-acqua che dona la vita ed emana emozioni allo spirito. " ( Giuseppe Manitta )
La sua poetica,da
leggere con gli occhi spalancati dell'anima:
Piove
attraverso una cupola arborea,
in
gocce microscopiche affioranti
se
tu, reclusa, eletta dalle stelle
e
verginale amante dell' Enigma,
sorridi
dal tuo secolo di sonno!
Da
quel bozzolo d'ombra che t'ascose
un
fulgore di note si sprigiona
per
ridestare in forza visionaria
ti
fu la solitudine consacrata alla Musa.
col
suo fervore se il poeta vuole
che,
in grazia del suo astrale,
dilegua
inoffensiva.
lineare,
concreta, essenziale,
scandita
da consuetudini
come
ipnotico ritmo d'un treno
che
non prescinde dal binario,
un
susseguirsi di giorni
senza
eventualità di imprevisti,
quando
già nel monocorde suono
un
urlo squarciò la quiete ?
La
sotterranea esplosione,
disintegrando
qualsiasi certezza,
ridisegna
il profilo del fato.
Un
visionario frammento di tempo,
un
sismico fragore
può
infrangere lo spazio
per
farsi estasi o incubo, comunque
improvvisa
interruzione della stasi,
spietato
irrompere della poesia
che
da una mano è soave carezza,
mentre
dall'altra inatteso flagello.
Un
primordiale Big Bang
fino
ai confini della follia
nelle
recondite plaghe dell'io.
Leggere le poesie di questa autrice è un momento di intensa gioia! Dalla delicatezza dei ricordi della propria terra, all'ammirazione per la segreta vena di Emily per arrivare all'ultima introspezione profonda sulle motivazioni, affanno esistenziale genesi di bellezza interiore. Con un atto liberatorio si riversa all'esterno parole dall'anima che riescono ad emozionare!
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