sabato 16 gennaio 2016

GRAZIA DENARO E LA SUA POESIA

                                                                                             GRAZIA DENARO


Grazia Denaro ha sempre amato la lettura la scrittura, le poesie: sfogo della sua anima. Ama l’arte in genere e tutto ciò che di bello ci dona la natura e la vita. Adora il teatro leggero e quello classico. Ha iniziato a scrivere poesie da circa cinque anni, ma ha sempre adorato leggerne. Ama i poeti dell’ ottocento e del novecento sia italiani che stranieri. Ha pubblicato due sillogi, Canto D’anima nel 2013 e Fiori In Versi nel 2014. Ha avute pubblicate alcune poesie in diverse antologie dell’Aletti editore. Ha partecipato per diversi anni a poesie in ebook sul Web. La poesia per lei è un canto che scaturisce da una vena sorgiva e cristallina che fuoriuscendo dall’anima scorre dolcemente e nel suo fluire arriva nell’anima del lettore.


Tre delle poesie di Grazia Denaro 


Eri il mio amore primario 

Era il mio amore primario
ed incondizionato il nostro mamma. 
Sei stata colei che mi ha supportata 
dai primi anni di vita, 
mi hai dato la forza di crescere e d'andare avanti 
nelle grandi e piccole avversità.
Ti tengo nel mio cuore stella splendente,
sei la mia radice e la mia linfa
che mi nutre e tiene eretti i miei rami 
nelle mete della vita. 
Mi hai lasciato ma sei e sarai sempre
il mio supporto la mia ancora a cui m'aggrappo, 
quando sono demotivata m'affido al tuo cuore (cuore di madre) 
perché impavido tanta forza m'ha sempre inculcato.
Spesso rivedo il tuo dolce volto che ho sempre amato, 
esso mi dona tanta serenità. 
Mi sembra di respirarti e sentire il tuo profumo.
Sei sempre stata il mio sole 
ad illuminare e scaldare la mia vita. 
Sei perle di rugiada nel deserto del mio cuore, 
farfalle di neve a dissetare la mia gola riarsa, 
Unico emblema di perfezione d'amore.


Ascolterò il vento dei ricordi 

Troppo presto mi avete lasciata
in un'aridità di terra d'abbandono. 
La mia anima contrita e dolente
ha dovuto continuare a camminare
in una strada tutta in salita. 
Tra rovi e spine s'è dovuta districare 
ad ogni passo sangue fuoriesce i
infettando ferite aperte e lacerate. 
Muti lamenti saranno i miei giorni 
in cui l'albero cerca con affanno le proprie radici: 
ormai dell'avo il vuoto aperto
si è solo memoria ma mai distacco.
Anche se il tempo è ormai finito sulla Madre Terra,
prima che il rimpianto 
divenga un muro di piombo levigato, 
ascolterò il vento dei ricordi 
che mi rinverdirà ogni attimo esistito 
del nostro vissuto assieme.



Si spegne la speranza

Un giorno dopo l'altro 
si spegne la speranza
di una vita all'insegna della fratellanza. 
Le strade ormai non sono più sicure
e le città sono divenute antri di paure.
Ogni giorno è uguale all'altro, 
non dà avvenire di pace e sicurezza. 
Branchi di lupi mimetizzati tra gente civile 
predano ignare agnelle da aggredire
impunemente senza pegno pagare. 
Occhi speranzosi cercano invano
un ritorno ad un avvenire normale, sereno, civile 
che si prospetta alquanto incerto e assai lontano
Dilaga la paura di colpi 
che troppo spesso colpiscono basso,
la speranza ormai è un'abitudine 
e anche una forza senza latitudine.

2 commenti:


  1. Una sensibilità di grande levatura quella della poetessa, che sicuramente deriva dal rapporto speciale con l' amore ricevuto! Splendide le poesie dedicate al ricordo materno, e profondissima la riflessione sulle problematiche della nostra società, che sembra avviata al declino.,

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  2. Grazie delle belle parole dedicate alle mie poesie, mi sono commossa, un abbraccio!

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