L'ultimo giorno
E ora nel vorace e affamato soffio,
accanto sussurrami ancora.....
solo parole d'incontenibile Amore.
Dimmi...cosa sarà
questo invisibile laccio,
che stretto ai fianchi lega
d'umane sembianze agli Angeli,
dalle Ali vestite di Seta e Ambra,
nel Canto degli Ultimi?
Era questo il nostro verde Viale,
stretto nella cruna dell'ago
e senza fondo di carne e tempo?
E tu lo senti ora come vola
nell'aria,
il lamento degli Angeli?
Da Roma,a Parigi e a Istanbul.
All'orizzonte senza clessidra e
sabbia,
che ogni giorno ai fianchi abbraccia
deserte rive e Oceani d'innocente
pianto.
E sagome mute e crocifisse,
nelle case di Pelle e Sole
mai abitate.
mai abitate.
Ombre nude dentro le vuote stanze,
Senza appesi abiti e graffiate
pentole di rame,
ma solo immagini di freddo marmo
ad urlare sotto lapidi di Cera,
il Sogno sull'oblio inciampato
e precipitato negli abissi dell'odio.
Solleviamo l'oscuro Velo dell'Ombra
sceso sulle cucite palpebre del
Mondo,
e scaviamo ancora nell'alba boreale,
il prisma nell'incanto che nutre
il Divino Raggio alla viva
sorgente
accesa dai secoli...
dopo la promessa Morte,
dell'ultimo e bugiardo giorno.
Una lirica vibrante in cui urla l'anima di dolore per lo scempio maligno che sta avvolgendo tutto il mondo. Sembra una seconda Apocalisse che ci distruggerà tutti indistintamente se quest'aura malefica non cesserà. Lirica di ribellione, molto apprezzata! Buona serata Dany!
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